Abituato a criticare tra il serio e il faceto, il signor Vianelli era uno dei pochi a credere che Talia, esibendosi in quel modo avrebbe avuto nessun futuro. Parole assai azzardate che ha dovuto rimangiarsi, davanti all’evidenza dei fatti. Pubblicando poi, nella propria rivista, senza battere ciglio, tutti i successi da lei ottenuti. Nel contempo i teatri dove cantava la Luè erano stracolmi di appassionati di lirica: tutti la volevano ascoltare. Alla singolare critica si contrapponevano numerose le lodi. Per esempio, nella GAZZETTA DEI TEATRI DI MILANO del 08.01.1876, quì sotto:

Nel definire le sue caratteristiche vocali, il giudizio è unanime:
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" Voce di timbro gradevole, non molto robusta, ma insinuante ed estesa. "
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"Ha voce di buon metallo che si espande e penetra, ha intelligenza drammatica, anima, espressione."
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" Voce di limitata potenza, di grande estensione e di timbro gradevolissimo. "
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"Talia Lué, prima donna soprano, de voz delgada y vibrante, pero algo chillona en los agudos, y tiene ejecución ágil y limpia."

Quanto affermato in precedenza dal Vianelli, unitamente alla vocalità descritta, ci ha permesso, da inesperti, di riconoscere la tipologia della sua voce in quella di una soprano leggero (d’agilità o di coloratura). La cui definizione è la seguente:

“La voce di soprano leggero è caratterizzata da timbro chiaro, dolce e limpido e volume limitato, ma in compenso è dotata di grande agilità e ricca estensione nel registro acuto.“
“La coloratura è un passo virtuosistico di una melodia vocale. Scritta dai compositori oppure improvvisata dai cantanti. Un mezzo espressivo che conferiva maggiore enfasi ad un personaggio e ad un evento scenico.

Dunque il successo di Talia era dovuto, non solo dal timbro della sua voce, ma soprattutto per il suo singolare virtuosismo, adoperato con astuta intelligenza, nell' interpretare le varie opere.
Dal suo strepitoso esordio prende il via una intensa attività costellata da numerosi successi
non solo nei teatri di provincia italiani ma anche a Mosca, Pietroburgo, Tiflis, Barcellona, Lisbona, Cuba, Londra e Buenos Ayres.

IL SUO REPERTORIO: - G. Donizetti:
Don Pasquale "Norina"; Lucia di Lammermoor "Lucia"; Linda di Chamounix "Linda". - V. Bellini: La sonnambula "Amina";I Capuleti e i Montecchi "Giulietta";I Puritani "Elvira". - G. Rossini: Il barbiere di Siviglia "Rosina".- W.A. Mozart: Don Giovanni "Zerlina". - D. Cimarosa: Il matrimonio segreto "Carolina". - C. Gounod: Faust "Margherita". - G. Verdi: Rigoletto "Gilda"; Traviata "Violetta". - G. Meyerbeer: Gli Ugonotti "Regina". - F. von Flotow: Marta "Marta"; L'ombra . A. Thomas: Mignon "Filina". - D. Auber: Fra Diavolo "Zerlina"; La muta di Portici "Elvira". - C. Bacchini: Delmira "Delmira". - E. Golisciani: Il ritratto di Perla. - F. Campana: Esmeralda. - E. Petrella: Il carnevale di Venezia "Romilla". - .... (elenco incompleto).